Microchip quasi perfetti: la Cina congela i difetti con un trucco criogenico

L'innovazione cinese sfrutta il freddo estremo per tagliare i difetti di produzione dei semiconduttori del 99%, superando le sfide della fotolitografia.

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11/4/20251 min read

Durante la produzione dei microchip, la fase più delicata e critica è senza dubbio quella della fotolitografia, un processo altamente complesso e sensibile in cui la luce incide minuscole strutture sui wafer di silicio. La precisione richiesta in questa fase è nanometrica, e persino una particella di pochi nanometri può compromettere irrimediabilmente interi lotti di circuiti, riducendo drasticamente la resa produttiva.

Recentemente, la Cina ha svelato una tecnica rivoluzionaria per superare questa sfida: l'uso del freddo estremo. Scienziati cinesi stanno utilizzando un "trucco criogenico" che, secondo le prime indiscrezioni, permette di ridurre i difetti di produzione dei chip fino al 99%. L'approccio si concentra sull'applicazione di temperature estremamente basse per stabilizzare i materiali e il processo durante la fotolitografia, minimizzando le imperfezioni e le variazioni che sono comuni a temperatura ambiente.

Questa innovazione rappresenta un passo significativo per l'industria dei semiconduttori cinese, in quanto le permette di avvicinarsi alla produzione di microchip quasi perfetti con un tasso di resa notevolmente superiore. In un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e sforzi globali per l'autosufficienza tecnologica, il progresso nel controllo dei difetti di produzione, soprattutto nei nodi maturi dove la Cina eccelle, consolida la sua posizione nel mercato globale dei chip e le consente di avanzare anche nei processi più avanzati.