Cyber attacco contro F5: una bomba a orologeria e come proteggersi

Un’allerta critica di sicurezza coinvolge i prodotti F5, esponendo potenzialmente migliaia di organizzazioni a rischi devastanti.

SICUREZZA INFORMATICA

10/24/20251 min read

La comunità della cybersecurity è in allerta per la scoperta di una serie di vulnerabilità critiche che colpiscono i prodotti del vendor F5, un attore chiave nel mercato della sicurezza e della delivery di applicazioni, i cui dispositivi sono utilizzati da migliaia di organizzazioni a livello globale. Queste falle, se sfruttate, potrebbero trasformarsi in una vera e propria "bomba a orologeria" per le infrastrutture aziendali.

Le vulnerabilità individuate riguardano in particolare i prodotti big-ip e big-iq di F5. La criticità risiede nel fatto che, in molti scenari, queste falle consentono agli attaccanti di ottenere l'esecuzione di codice in modalità remota (rce) senza autenticazione, ovvero un accesso totale e non autorizzato ai sistemi.

Il potenziale impatto è devastante, poiché un attacco riuscito su un dispositivo F5, che spesso si trova in una posizione strategica per gestire il traffico di rete e le applicazioni critiche, può portare a:

accesso e furto di dati sensibili.

interruzione dei servizi essenziali e danni alla reputazione.

utilizzo del dispositivo compromesso come punto di partenza per muoversi lateralmente all'interno della rete aziendale.

Per mitigare il rischio, le organizzazioni che utilizzano prodotti F5 devono agire immediatamente, seguendo le raccomandazioni ufficiali del vendor. Il primo e più importante passo è applicare immediatamente le patch e gli aggiornamenti di sicurezza rilasciati da F5 per correggere le vulnerabilità. Se l'aggiornamento immediato non è possibile, si consiglia di implementare le soluzioni temporanee (workaround) fornite, come la restrizione dell'accesso amministrativo ai dispositivi solo da indirizzi ip fidati e l'applicazione di configurazioni di mitigazione specifiche a seconda del prodotto. È inoltre fondamentale monitorare costantemente i sistemi per individuare eventuali attività sospette, poiché anche dopo l'applicazione delle patch potrebbe essere necessario verificare l'assenza di compromissioni pregresse.